Uncai informa con una nota stampa che proseguono i lavori preparatori del progetto di legge per l’Albo nazionale degli agromeccanici. In sede consultiva, il disegno di legge firmato dall’Onorevole Davide Bergamini ha ricevuto il parere favorevole delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Finanze, Attività produttive, Lavoro e Unione Europea della Camera dei Deputati. Solo la Commissione Ambiente ha rinviato, lo scorso 6 novembre, l’esame del testo della legge.
«Confidiamo di avere anche l’approvazione degli onorevoli membri della Commissione Ambiente», ha affermato il presidente di Uncai Aproniano Tassinari, sottolineando i benefici anche per l’ambiente di un Albo nazionale che disciplini l’esercizio dell’attività professionale di agromeccanico.
IN EVIDENZA IL RUOLO DEI CONTOTERZISTI NELLA TUTELA E MANUTENZIONE DEL TERRITORIO
Tra le finalità perseguite, figura infatti la tutela dei soggetti che si avvalgono delle imprese agromeccaniche per l’espletamento delle attività ambientali e bioenergetiche. Inoltre, viene evidenziata l’importanza dell’uso multidisciplinare delle macchine agricole e industriali per lavori di carattere ambientale e di tutela del territorio. In particolare, si riconosce e favorisce il ruolo delle imprese agromeccaniche nella tutela e manutenzione del territorio, nella riqualificazione delle aree urbane, nella gestione dei comprensori periurbani e nella prevenzione del rischio idrogeologico.
La proposta di legge prevede inoltre che le imprese agromeccaniche iscritte all’Albo controllino e documentino le procedure adottate per la tutela dell’ambiente.
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LA PUBBLICAZIONE DI BANDI MIRATI PER FAVORIRE L’ACCESSO DEGLI AGROMECCANICI A MACCHINARI FINALIZZATI A UN MINOR IMPATTO AMBIENTALE
L’Albo agevolerebbe l’accesso delle imprese agromeccaniche ad attrezzature e macchinari finalizzati a un minore impatto ambientale, tramite la pubblicazione di bandi mirati, come avvenuto in Emilia-Romagna e in Lombardia, dove da qualche anno sono operativi albi regionali. Tali agevolazioni mirano anche a favorire le attività di prevenzione del dissesto idrogeologico e la manutenzione del paesaggio agrario, montano e forestale.
«L’adattamento alle ‘nuove geografie dell’agricoltura italiana’ disegnate dalla transizione climatica richiede uno sforzo concertato e una capacità imprenditoriale senza precedenti. La vocazione secolare di alcune zone è ora messa in discussione. In questo contesto di incertezza e cambiamento, i contoterzisti agromeccanici emergono come pilastri dell’innovazione e degli investimenti nel settore agricolo, agroecologico e agroforestale», ha sottolineato il presidente di Uncai. I contoterzisti accelerano questo processo, oggi più urgente che mai, garantendo non solo di produrre tanto e bene, ma anche di produrre in modo sostenibile.
TASSINARI: «IL CONTOTERZISTA PORTA LE TECNOLOGIE AMICHE DELL’AMBIENTE SU SUPERFICI PIÙ AMPIE»
«Lombardia ed Emilia-Romagna hanno già facilitato l’acquisto di macchinari con un impatto positivo sulla composizione organica del suolo e sulle emissioni climalteranti da parte dei contoterzisti perché le economie di scala oggi non possono riguardare più solo i tempi di ammortamento dell’investimento, ma anche l’impatto sull’ambiente. Un contoterzista porta le tecnologie amiche dell’ambiente su superfici più ampie. Occorre fare in modo che le macchine con un impatto positivo sull’ambiente superino i confini delle aziende agricole, e questo ‘superamento dei confini e dei limiti’ avviene grazie al contoterzista. I contoterzisti eseguono regolarmente anche servizi agroambientali e agroecologici: perché non facilitare il compito? Noi crediamo che sia una strada percorribile», ha concluso Tassinari.
Fonte: Uncai