Procede per step lo sviluppo di Weta Robot, il robot irroratore per la difesa automatizzata del vigneto realizzato dalla spagnola Teyme Agricultural Technology nell’ambito del progetto europeo Scorpion, finanziato con Horizon 2020.
SVILUPPATO NELL’AMBITO DEL PROGETTO EUROPEO SCORPION
La finalità del progetto – al quale aderiscono, oltre a Teyme, l’Instituto Pedro Nunes e la Sociedade Portuguesa de Inovação (Portogallo), Deimos, AEI Innovi e Eurecat (Spagna), Cervim e CNR (Italia) e Wageningen University & Research (Olanda), sotto la guida di Inesc TEC–Centre for Robotics and Intelligent Systems (Portogallo) – è quella di mettere a punto uno strumento di irrorazione di precisione sicuro e autonomo integrato in un trattore modulare senza pilota (piattaforma robotica), in grado di lavorare in vigneti in forte pendenza ma con applicabilità su altre colture permanenti di alto valore (oliveti e frutticoltura).
TRATTARE I VIGNETI DI MONTAGNA SENZA SPRECO DI PRODOTTI CHIMICI E CON BENEFICI AMBIENTALI ED ECONOMICI
«Le soluzioni esistenti per l’irrorazione dei vigneti si basano essenzialmente su atomizzatori accoppiati a trattori, per lo più controllati dal conducente: un approccio in qualche modo limitato, in particolare in termini di precisione – ha spiegato Filipe Neves dos Santos, di Inesc TEC, ricercatore e coordinatore del progetto –. Nel progetto Scorpion abbiamo unito le forze per sviluppare un robot autonomo, che viaggia da solo anche nei vigneti con forti pendenze, e calcola la quantità di fitofarmaci da applicare, attraverso sensori che misurano la densità della piantagione. Una soluzione che ricorre anche alle radiazioni UV per ridurre l’uso di prodotti chimici».
CONSEGUIRE PER FASI LA MASSIMA AFFIDABILITÀ, PRECISIONE E SICUREZZA
Scorpion ha definito per l’esattezza sei obiettivi specifici: portare i vantaggi del Multi Frequency GNSS (servizi completamente basati su Galileo) alle colture permanenti; sviluppare un sistema di localizzazione e navigazione per il robot; sviluppare un’irroratrice avanzata con Variable Rate Technologies (VRT); sviluppare sistemi di sicurezza avanzati; innovare la modularità, conformità e interoperabilità con agro DSS e strumenti agricoli esistenti/futuri; convalidare e dimostrare Scorpion con capacità di modularità e multifunzionalità in un ambiente operativo di vigneto in forte pendenza.
RICEVITORE GNSS INTEGRATO CON SISTEMI DI VISIONE LASER E LIDAR
A World Fira 2023, di scena a Tolosa lo scorso febbraio, Teyme ha coordinato la terza fase del processo di integrazione della piattaforma robotica. Il prototipo impegnato nei test in campo era provvisto, tra l’altro, di un sistema di localizzazione e mappatura basato su ricevitore GNSS (Galileo tripla frequenza-E1 E5 ed E6), telecamere laser e LiDAR 3D. I dati così ottenuti, elaborati da algoritmi, permettono di generare una mappa di prescrizione grazie alla quale il robot sarà in grado di stabilire al suo passaggio il tasso di dose richiesto per ciascuna area specifica, in funzione delle dimensioni delle chiome e della densità del fogliame.
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IRRORAZIONE A RATEO VARIABILE
Weta Robot, infatti, nella versione attuale, oltre ad essere in grado di farsi strada autonomamente attraverso i vigneti, introduce nel settore anche alcune interessanti nuove tecnologie applicative, tra cui l’irrorazione a velocità variabile e il trattamento con luce UV.
Dotato di protocollo di comunicazione ISOBUS, il robot irroratore legge le mappe di prescrizione ed esegue la distribuzione a rateo variabile mediante ugelli Pulse Wide Modulation (PWM) a controllo indipendente.
Anche il flusso d’aria proveniente dai 2 elettroventilatori che singolarmente generano 1.500 metri cubi/ora viene gestito e variato in tempo reale per adattarsi al volume di liquido applicato e alla densità del fogliame.
TRATTAMENTI CON RAGGI UV-C
Il design modulare di Weta Robot consente inoltre di sostituire la tradizionale attrezzatura di irrorazione con moduli per l’emissione di raggi UV-C, facilmente intercambiabili poiché dispongono di un unico collegamento elettrico e di prese rapide per i tubi dell’acqua. A detta della casa costruttrice occorrono al massimo 10 minuti per eseguire questa operazione. Da segnalare ancora la presenza di pannelli di recupero del prodotto non andato a bersaglio e il basso assorbimento di energia fornita da batterie elettriche.
Weta robot è attualmente in prova presso il CNR Stems in Italia e da qui si trasferirà in Portogallo nel mese di agosto.
© Barbara Mengozzi