In Lombardia gli sfalci del verde generati dal florovivaismo se rispettano i requisiti richiesti saranno classificati come sottoprodotti e non come rifiuti. Lo stabilisce una delibera approvata dalla Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima di concerto con quello all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, che contiene le indicazioni per la gestione dei residui della manutenzione del verde pubblico e privato.
POTRANNO ESSERE RIUTILIZZATI IN AGRICOLTURA O PER PRODURRE BIOENERGIA
Il documento fornisce indicazioni agli operatori della manutenzione del verde, chiarendo quando i residui possano essere esclusi dall’ambito di applicazione della normativa rifiuti e quando possano essere classificati come sottoprodotti. Di fatto gli sfalci e le potature del verde generati da attività florovivaistica, se rispettano i requisiti per poter essere qualificati come sottoprodotti, non vengono considerati come rifiuti, ma possono essere riutilizzati nelle pratiche agricole o per la produrre bioenergia.
LE INDICAZIONI VALGONO ANCHE PER IL VERDE PUBBLICO
Assofloro fa presente che, come evidenziato anche dal provvedimento, la possibilità di gestire i residui vegetali come sottoprodotto è valido indipendentemente dal fatto che a produrli sia un’azienda agricola o un’azienda artigiana. Viene inoltre sottolineato che le indicazioni valgono anche per il verde pubblico, sgomberando il campo da qualunque interpretazione riduttiva alle sole risulte prodotte dalla manutenzione del verde privato. Di fondamentale importanza è che il produttore, cioè l’azienda agricola, florovivaistica o di giardinaggio, valuti di volta in volta che il materiale abbia i requisiti di sottoprodotto e che venga garantita la tracciabilità dal luogo in cui viene prodotto a quello dove viene reimpiegato o valorizzato.
ASSESSORE ALL’AMBIENTE: CHIUDIAMO UN PROCESSO DI ECONOMIA CIRCOLARE
«In Lombardia – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione – badiamo alla sostanza, alla chiarezza normativa e alla promozione reale dell’economia circolare. Non solo a parole. Con questa delibera semplifichiamo la vita alle imprese su un tema che ha generato diverse interpretazioni, incertezza e confusione. A volte basta chiarire la norma per chiudere il cerchio di una politica ambientale virtuosa. Trattare gli sfalci come rifiuti, sottoponendoli ad eccessi di burocrazia, va contro il buonsenso. Abbiamo fatto un lavoro congiunto con le associazioni di categoria. Questa azione contribuirà alla riduzione dei rifiuti e al recupero corretto di materia organica in un’ottica di economia circolare prevenendo anche pratiche scorrette di smaltimento».
ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA: UN CONTRIBUTO A PRATICHE SOSTENIBILI
«Questa delibera – ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Regione Lombardia Alessandro Beduschi – rappresenta un passo importante per l’agricoltura lombarda. Permettere che gli sfalci e le potature possano essere utilizzati come sottoprodotti non solo riduce il carico burocratico per gli agricoltori, ma valorizza anche le risorse naturali generando benefici per il suolo e la produzione agricola. Favorire l’uso dei residui vegetali contribuisce a pratiche sostenibili. Questa sinergia tra le politiche ambientali e agricole è essenziale per costruire un futuro più verde ed è l’ennesima dimostrazione che in Lombardia lavoriamo per trasformare un problema in una risorsa».
Fonte: Regione Lombardia e Assofloro