C’è tempo fino al 31 maggio prossimo per presentare le domande per quanto concerne il rinnovo del parco macchine agricole.
La proroga, firmata dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida a meno di cinque giorni dalla scadenza, è riportata nell’ultimo decreto del Masaf che dà ancora due mesi agli addetti ai lavori per le scadenze relative al Bando Innovazione Pnrr.
CANCELLATO IL “TETTO”, DEL TUTTO INADEGUATO, DI 70.000 EURO PER L’INVESTIMENTO
Una proroga che, pur non brillando per tempestività, come hanno messo in risalto in molti, risulta quanto mai necessaria: altrettanto indispensabili sono le precisazioni fornite dal Masaf riguardo al valore dell’investimento visto che sparisce il “tetto” di 70.000 Euro e ai requisiti delle perizie tecniche.
NOVITÀ ANCHE PER IL “DE MINIMIS”
Altra innovazione, particolarmente sentita dalle imprese soggette al “de minimis”, come quelle agromeccaniche, è lo specifico riferimento al nuovo regime portato dal Regolamento (Ue) 2023/2831, che eleva il relativo massimale a 300.000 Euro nel triennio. Ê stata, invece, ridotta l’entità dell’anticipazione della spesa che può essere eventualmente richiesta in domanda: dal 30% della spesa ammissibile si passa a un ben più modesto anticipo del 30% del contributo concesso.
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CONCESSA FLESSIBILITÀ SUI PREVENTIVI
Conseguenza della proroga sulla presentazione delle domande è bil ridisegno dell’intero programma temporale della misura in modo da consentire il rispetto dei tempi stabiliti dal Pnrr. Tra le novità è considerata “decisamente ragionevole” dagli imprenditori la flessibilità concessa sui preventivi che, per quanto concerne le macchine agricole sono considerati un adempimento inutile vista la territorialità delle reti distributive che scoraggia pesantemente l’acquisto presso un concessionario fuori zona.
Il ministero ha, inoltre, adottato una procedura meno rigida riguardo alla ridistribuzione dei fondi non assegnati alle Regioni consentendo una nuova ripartizione che tiene conto delle domande presentate.
La nuova stesura del decreto precisa meglio i contenuti e le fonti normative necessari per documentare il rispetto dei principi di salvaguardia ambientale (DNSH), con varie precisazioni mirate alle macchine e attrezzature oggetto dei bandi.
Fonte: EFA News