Dallo scorso 23 dicembre, in base al decreto legislativo n.184/2023, è entrato in vigore l’obbligo di assicurare la generalità dei veicoli a motore, compresi quelli fermi o che circolano solo in aree private. Tale obbligo, risultato della definitiva adozione della Direttiva (UE) 2021/2118, si applica anche ai mezzi agricoli e ai rispettivi rimorchi.
OBBLIGO ASSICURATIVO NON PIÙ COLLEGATO ALLA CIRCOLAZIONE DEL MEZZO MA AL VEICOLO STESSO
«La nostra organizzazione si è attivata prontamente per informare tutte le imprese associate riguardo alle nuove disposizioni – commenta Il segretario provinciale di Confai Bergamo, Enzo Cattaneo –, chiarendo lo spirito della normativa comunitaria, ora recepita dall’ordinamento nazionale, che collega l’obbligo di stipula dell’assicurazione per responsabilità civile non più alla circolazione del veicolo, ma al veicolo stesso».
POSSIBILE INCIDENZA SUI COSTI DI GESTIONE AZIENDALI
L’associazione che riunisce imprese agromeccaniche e agricole sta effettuando le prime valutazioni circa gli effetti dell’entrata in vigore delle nuove regole.«Le nostre imprese sono da sempre particolarmente attente e rispettose verso la totalità degli obblighi di legge che caratterizzano il settore – aggiunge Cattaneo –. Quel che è certo è che l’estensione dell’obbligo assicurativo anche ai mezzi fermi o impiegati in aree strettamente private avrà una probabile incidenza sui costi di gestione di un certo numero di imprese».
«Ciò rafforza la preoccupante tendenza verso una crescita costante degli oneri di diversa natura che le aziende del settore primario si trovano a sopportare da alcuni anni a questa parte – conclude Cattaneo – e che, in assenza di adeguate politiche di sostegno alla competitività, potrebbe indebolire una quota consistente di micro e piccole imprese agricole»
Fonte: Area Comunicazione Confai Bergamo