Dallo scorso luglio, tutti i possessori di veicoli agricoli situati in aree privati e nelle campagne sono obbligati all’assicurazione per tutelarsi sul cosiddetto “rischio statico”. Una novità normativa introdotta con un decreto legislativo del Ministero dei Trasporti, di recepimento di una disposizione comunitaria, a fine 2023 e sulla quale il Parlamento aveva introdotto un rinvio d’attuazione con il Dl Milleproroghe stante l’assenza di strumenti assicurativi idonei e funzionali. Una situazione di impasse che i soggetti interessati auspicavano di risolvere con una interlocuzione ministeriale.
LA LATITANZA DEL MINISTERO DEI TRASPORTI
«In questo momento viviamo nel paradosso: l’obbligo di rispettare una norma senza avere gli strumenti per farlo – ha dichiarato Andrea Borio, presidente di Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio, che per prima aveva sollevato la questione –. Abbiamo reiteratamente chiesto una convocazione al Ministero dei Trasporti per affrontare assieme anche alle imprese assicuratrici il come poter adempiere alla disposizione comunitaria stante l’inesistenza di adeguati e idonei strumenti assicurativi e la presenza di diverse complicazioni di tipo tecnico».
«Una richiesta – ha proseguito Borio – che purtroppo sino ad oggi non ha trovato riscontro. Per questo, abbiamo deciso di portarci avanti convocando tutte le associazioni rappresentative della filiera agricola coinvolte dalla novità normativa con l’obiettivo di raggiungere posizioni condivise da sottoporre, con voce unica e corale, all’attenzione del Ministero, a dimostrazione della volontà di rispettare le nuove disposizioni ma, al contempo, evitando che siano troppo vessatorie e costose».
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IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DA FEDERACMA COINVOLGERÀ AGRICOLTORI, CONTOTERZISTI, COSTRUTTORI DI MACCHINE AGRICOLE E IMPRESE ASSICURATRICI
Il tavolo tecnico convocato da Federacma si terrà, a porte chiuse, giovedì 5 settembre presso la sede di Confcommercio Roma a piazza Gioacchino Belli e coinvolgerà le maggiori associazioni agricoli (Coldiretti*, Confagricoltura, CIA, Copagri, Alleanza delle Cooperative*), i contoterzisti (CAI, UNCAI), l’associazione dei costruttori macchine agricole Federunacoma* e ANIA*, associazione che raggruppa le imprese assicuratrici (*in attesa di conferma).
Fonte: Federacma