Non solo pneumatici. In occasione dei festeggiamenti per l’arrivo della 70esima edizione della Guida Michelin Italia (sarà presentata il 5 novembre), lo scorso 18 settembre, a Torino, Michelin ha svelato ai giornalisti presenti i dati dello studio Taste Tourism, il quale analizza i flussi turistici generati dai ristoranti stellati italiani.
MICHELIN E L’ITALIA
A distanza di quasi 120 anni dal suo arrivo in Italia, Michelin è ancora oggi il primo produttore ed il primo datore di lavoro italiano nel settore degli pneumatici. Una presenza che genera un indotto sul territorio, in questo caso diretto, che nel 2023 è quantificabile in 343 milioni di euro, erogati nei confronti di oltre 3.000 fornitori italiani.
I NUMERI DELL’INDAGINE
L’indagine Taste Tourism, che è stata condotta per la prima volta nel 2016, registra un importante incremento sull’indotto che generano i ristoranti stellati in Italia, che passa da 280 a 438 milioni. La cifra non include la spesa sostenuta nel ristorante stesso, ma interessa i settori dell’hotellerie, del commercio e dei servizi.
Prendendo in esame i dati del 2023, i ristoranti stellati italiani hanno accolto 2,4 milioni di clienti (di cui il 40,7% dall’estero, provenienti da 43 paesi) per un indotto complessivo di 438 milioni di euro.
I dati e le informazioni rilevate consentono anche di effettuare una proiezione sull’anno in corso, andando così a stimare i valori che ricadranno sul territorio nazionale. Per il 2024, le previsioni indicano un risultato relativo all’indotto indiretto in aumento, pari a quasi 500 milioni di euro totali (498 milioni).
Infatti, il 74,6% della clientela estera ed il 39,5% di quella italiana trascorre almeno una notte nella destinazione o nelle immediate vicinanze, generando quindi benefici indiretti sui settori dell’ospitalità (circa 355 milioni), del commercio (48 milioni) e dei servizi locali (35 milioni).
OGNI RISTORANTE INSIGNITO DI UNA STELLA MICHELIN GENERA IN MEDIA UN INDOTTO DI 805 MILA EURO
Lo studio rileva che ogni ristorante una stella Michelin genera benefici diretti sul territorio pari a 805 mila euro circa, che diventano 2,4 milioni di euro quando si tratta di un ristorante 2 stelle per poi esplodere quando prendiamo in esame i ristoranti che meritano il viaggio, ovvero quelli insigniti delle tre stelle, con un risultato che supera i 6,5 milioni di euro ciascuno.
L’analisi realizzata da JFC identifica, inoltre, Usa, Francia e Germania come i paesi più rappresentati dalla clientela straniera mentre, dalla prospettiva dell’indotto legato ai soggiorni, quasi il 70% dei gestori di hotel di qualità (da 3 a 5 stelle lusso) localizzati nei pressi di un’insegna stellata Michelin, dichiara di avere clienti giunti in albergo proprio per recarsi in uno specifico ristorante.
Le previsioni che indicano per il 2024 un indotto indiretto pari 498 milioni, segnalano inoltre che la regione italiana a beneficiare maggiormente della presenza dei ristoranti stellati è la Lombardia, seguita a ruota dalla Campania. In terza posizione troviamo il Piemonte.
© Emanuela Stìfano
Nella foto di apertura: Marco Do, direttore Comunicazioni e Relazioni esterne Michelin Italia.