Nel corso degli ultimi due anni la comunità scientifica internazionale ha intensificato i propri sforzi per identificare misure preventive e trattamenti contro il Covid-19. Dopo la somministrazione dei vaccini, la comunità scientifica si sta ora concentrando sulla ricerca per lo sviluppo di terapie antivirali, assumibili per via orale, che siano sicure ed efficaci contro il virus e le sue varianti e che possano essere conservate a temperatura ambiente.

FONDAZIONE SAME, COSTITUITA CON FINI FILANTROPICI DALLA MULTINAZIONALE SDF

In questo contesto, Fondazione SAME, costituita da SDF per perseguire finalità filantropiche in particolare nei settori della ricerca scientifica, della lotta alla fame e alla povertà in Africa, della tutela del patrimonio storico e ambientale nonché dell’assistenza alle categorie più deboli e bisognose, ha deciso di rinnovare il proprio sostegno all’IRCCS Ospedale San Raffaele, finanziando, con un contributo di 1,5 milioni di euro nell’arco di 3 anni, un nuovo progetto di ricerca per lo sviluppo di farmaci antivirali contro il Covid-19 che siano in grado di contrastare questa e future pandemie anche nei paesi meno sviluppati.

IL NUOVO PROGETTO TRIENNALE SUGGELLA UN RAPPORTO CONSOLIDATO E CONTINUATIVO

Fondazione Same
Francesco Carozza, presidente della Fondazione SAME

Nel dettaglio, il progetto triennale “Identificazione di nuovi inibitori della proteasi principale di SARS CoV2 come farmaci antivirali contro Covid-19 e future pandemie” nasce con l’obiettivo di sviluppare un farmaco antivirale, con proprietà precliniche efficaci e sicure, che interferisca con la funzione dell’enzima virale “3CLpro pan-genotipico” (chiamato anche “proteasi principale”) responsabile della replicazione di diversi coronavirus. Il team di ricerca sarà guidato dal Professor Luca Guidotti dell’Ospedale San Raffaele di Milano, in collaborazione con i team del Professor Vincenzo Summa dell’Università di Napoli e del Professor Raffaele De Francesco dell’Università di Milano.

«Fondazione SAME ha un rapporto consolidato e continuativo con l’Ospedale San Raffaele nell’ambito del quale abbiamo contribuito alle attività di ricerca scientifica su diversi progetti – ha commentato Francesco Carozza, presidente della Fondazione SAME –. Ora l’obiettivo, in coerenza con lo spirito della Fondazione, è fornire un contributo concreto in modo da agevolare lo studio di una soluzione in grado di migliorare lo scenario attuale, soprattutto in paesi poco sviluppati dove, per ragioni economiche e logistiche, è e resterà difficile far arrivare vaccini»

UN GRUPPO DI OLTRE 30 ESPERTI AL LAVORO PER IDENTIFICARE NUOVI COMPOSTI CON PROFILI DI SICUREZZA ED EFFICACIA COMPETITIVI

Fondazione Same

«Siamo profondamente grati alla Fondazione SAME per un contributo che ci permetterà di mettere a frutto un’esperienza ormai quasi trentennale nello sviluppo di farmaci antivirali per altre infezioni – ha dichiarato il Prof. Guidotti –. Un gruppo di più di 30 esperti nell’ambito della chimica farmaceutica, biologia molecolare, virologia, immunologia e patologia lavorerà alacremente per identificare nuovi composti con profili di sicurezza ed efficacia competitivi. Tale identificazione aprirà poi le porte a collaborazioni con l’industria farmaceutica per le fasi sperimentali nell’uomo», ha continuato Guidotti.

Il nuovo contributo si unisce ai progetti sostenuti da Fondazione SAME in ambito scientifico, rafforzando la collaborazione avviata con l’Ospedale San Raffaele già dalla sua costituzione nel 2017 e aggiungendosi al contributo di 800.000 euro erogato nel 2020, unitamente a SDF, sempre in favore della ricerca scientifica contro il Covid-19. Una sinergia collaudata che conferma la volontà della Fondazione SAME di contribuire attivamente allo sviluppo di soluzioni in grado di supportare la popolazione e gli operatori sanitari nella gestione di eventuali emergenze sanitarie future.

Fonte: Fondazione SAME