Porta la firma di Exxact Robotics, consociata del gruppo francese Exxel Industries specializzata in soluzioni per l’agricoltura di precisione con sede a Épernay (Marne), Traxx Concept H2, il primo robot scavallante da vigneto alimentato a idrogeno al mondo, che è stato tra i protagonisti del Fira, la fiera internazionale della robotica agricola tenutasi lo scorso febbraio a Tolosa.

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PROVVISTO DI UNA CELLA A COMBUSTIBILE A IDROGENO ABBINATA A PICCOLE BATTERIE, PER UNA POTENZA COMPLESSIVA DI 35 kW

Traxx Concept H2

L’enjambeur in questione, come viene denominata in francese questa tipologia di macchina, adotta una tecnologia full power che abbina una cella a combustibile a idrogeno, in sostituzione del motore, a piccole batterie in grado di fornire, quando necessario, la potenza aggiuntiva per compiere determinate operazioni. Si arriva a disporre così di una potenza fino a 35 kW con la quale viene alimentata la trasmissione del veicolo.

Per quanto riguarda l’autonomia, a detta del costruttore la capacità di 9 chilogrammi di gas idrogeno dei due serbatoi pressurizzati a bordo permetterebbe al robot di lavorare per un’intera giornata senza la necessità di ricariche.

IL “FRATELLO” DI TRAXX CON MOTORE DIESEL

Traxx Concept H2 va ad affiancare Traxx, sviluppato anch’esso da Exxact Robotics e già in commercio dallo scorso anno, di cui rappresenta la naturale evoluzione con la preferenza accordata all’idrogeno piuttosto che alla trazione elettrica in sostituzione del motore diesel.

Traxx è alimentato da un motore diesel da 56 cavalli e il suo prezzo si aggira intorno a 150mila euro, escluso il tunnel di spruzzatura.

TUTTI I VANTAGGI DELL’ALIMENTAZIONE A IDROGENO: MINORE COMPATTAZIONE, RIDOTTO INQUINAMENTO ACUSTICO, RIFORNIMENTO VELOCE

Traxx Concept H2

Come ha fatto presente Colin Chabalier (nella foto sopra), direttore generale di Exxact Robotics, l’idrogeno – per esattezza quello verde, non derivato da combustibili fossili ­– sarà parte integrante della decarbonizzazione del settore enologico negli anni a venire. L’utilizzo dell’idrogeno risponde in particolare a problematiche specifiche in viticoltura offrendo una valida alternativa di carburante a emissioni zero agli idrocarburi:  permette infatti di limitare la compattazione del suolo con macchine meno pesanti, di ridurre l’inquinamento acustico nonché di ottimizzare i tempi di lavoro e la velocità di rifornimento.

Traxx Concept H2

«L’impiego dell’idrogeno permette di alleggerire di 500 chilogrammi l’enjambeur (il suo peso è di circa 1.600 kg, escluse le attrezzature ndr) rispetto alle batterie al litio – ha spiegato Chaballier –. Ciò equivale al 25 per cento del peso, che non è affatto trascurabile in termini di compattazione. Il tempo di ricarica è l’altro grande vantaggio dal momento che sono sufficienti dieci minuti per fare rifornimento mentre ci vogliono ore per ricaricare una batteria». Né va trascurato il fatto che l’idrogeno si inserisce perfettamente in quel concetto di indipendenza energetica dell’azienda agricola basato sull’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili che non si esauriscono mai.

LA COLLABORAZIONE CON DINTEC

Per la realizzazione di Traxx Concept H2 Exxact Robotics si è avvalsa del know-how di Dintec, fornitore di soluzioni innovative per costruttori di macchine mobili, che ha personalizzato una delle sue celle a combustibile a idrogeno, già in uso per autobus e camion, integrandola con le funzionalità necessarie per l’impiego in agricoltura.

Esattamente come Traxx, Traxx Concept H2, enjambeur monofilare adatto a vigneti stretti,  è provvisto di assali telescopici per il sollevamento di 6-8 centimetri, 2 sistemi GPS RTK per la guida tra i filari, paraurti e tecnologia a sensori ottici LIDAR per il rilevamento degli ostacoli e il lavoro in sicurezza.

PER LA LAVORAZIONE DEL TERRENO E PER L’IRRORAZIONE

Controllabile da remoto tramite app, può essere impiegato sia per la lavorazione del terreno sia per l’irrorazione, attività per le quali utilizza diversi accessori (tutti facilmente intercambiabili): lame interceppi, dischi, ruote stellari per la lavorazione del terreno e pannelli di recupero.

SUL MERCATO TRA DUE-TRE ANNI

Attualmente in fase di prototipo, Traxx Concept H2 inizierà a breve i test nei vigneti presso partner e clienti selezionati. L’obiettivo è ottenere feedback sulla sicurezza del trattore e sull’esperienza dell’utente.

Parallelamente, l’azienda testerà le diverse soluzioni di rifornimento, ovvero la rete di stazioni di idrogeno presenti sul territorio (60 in servizio, 120 entro il 2024) o anche soluzioni di stoccaggio in azienda e in campo, senza escludere l’autoproduzione. Si punta a introdurre la macchina sul mercato nei prossimi due-tre anni.

© Barbara Mengozzi

Fonte immagini: Ag Fira (credits @SPKTR ) e Exxact Robotics.