Il gruppo Emak ha realizzato nel primo trimestre 2024 ricavi consolidati pari a 170,1 milioni di euro, in diminuzione dell’1% rispetto a 171,8 milioni di euro dello scorso esercizio: una lieve flessione che viene attribuita a un calo organico delle vendite pari al 5,5%, parzialmente compensato dagli effetti positivi della variazione dell’area di consolidamento, pari al 4,3%, e del cambio di traduzione, pari allo 0,2%.

VENDITE SU LIVELLI STORICAMENTE IMPORTANTI NONOSTANTE LA DIFFICILE CONGIUNTURA

Luigi Bartoli, amministratore delegato del gruppo Emak

«Il dato di vendite del primo trimestre si conferma su livelli storicamente importanti, anche se impattato dalla complessa situazione di mercato e della logistica internazionale – ha commentato l’amministratore delegato Luigi Bartoli –. La visibilità del mercato rimane limitata, i segnali positivi dell’entrata ordini ed il miglioramento delle consegne che stiamo registrando, ci rendono fiduciosi sui risultati del secondo trimestre. Ci attendiamo un contributo positivo dalle acquisizioni completate negli ultimi 18 mesi».

PREVISIONE POSITIVA PER IL PRIMO SEMESTRE

In un contesto caratterizzato da forte incertezza ed una visibilità ancora ridotta – si legge nel comunicato stampa diffuso dal Gruppo reggiano – da inizio anno si sono registrati incrementi degli ordinativi da parte della clientela, specialmente in alcune aree di business. Le tensioni nell’area del Mar Rosso hanno comportato un rallentamento nelle catene di approvvigionamento, causando ritardi di consegna che hanno impattato negativamente il fatturato del primo trimestre. L’adeguamento alle mutate condizioni logistiche ha consentito al Gruppo di recuperare il ritardo già all’inizio del secondo trimestre.

Sulla base dei risultati ottenuti alla data di pubblicazione ed alle correnti condizioni di mercato, il management confida nella possibilità di raggiungere un risultato di vendite al semestre superiore allo stesso periodo del 2023.

I RISULTATI IN DETTAGLIO

Motosega Efco marchio facente capo al gruppo Emak

L’EBITDA adjusted del periodo ha raggiunto il valore di 21,8 milioni di euro (12,8% dei ricavi), rispetto ai 25,3 milioni di euro (14,7% dei ricavi) del pari periodo 2023. La variazione dell’area di consolidamento ha contribuito per 1,1 milioni di euro. A livello organico, il margine industriale è risultato in linea con il pari periodo, mentre il calo delle vendite e il concomitante incremento dei costi del personale, di trasporto e di natura commerciale hanno comportato un effetto leva negativo.

L’EBIT è risultato pari a 13,7 milioni di euro (8,1% dei ricavi), contro il dato di 18,2 milioni di euro (10,6% dei ricavi) del pari periodo dello scorso esercizio.

Emak ha chiuso il trimestre con un utile netto consolidato di 7,9 milioni di euro rispetto agli 11,4 milioni di euro contabilizzati nei primi tre mesi del 2023. Il risultato ha risentito dei maggiori oneri finanziari dovuti all’incremento dei tassi di interesse di mercato e al maggiore livello dell’indebitamento lordo.

Nel trimestre gli investimenti effettuati in immobilizzazioni materiali e immateriali ammontano a  5,3 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente.

Pari a 294 milioni di euro il patrimonio netto complessivo al 31 marzo 2024, rispetto ai  283,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023, mentre a fine marzo 2024 l’indebitamento netto era salito a 231,55 milioni di euro, rispetto ai 191,5 milioni di euro di inizio anno.

Fonte: Emak

Nella foto di apertura l’headquarter del Gruppo a Bagnolo in Piano (Reggio Emilia)