Dopo aver conquistato il favore dei viticoltori d’Oltralpe, si sta affermando progressivamente anche nel nostro Paese – dove viene distribuito da circa un anno da Rinaldin Group – Bakus, il robot-trattore autonomo scavallante 100% elettrico della francese Vitibot, in grado di eseguire in completa autonomia e in condizioni di sicurezza e di qualità ottimali la maggior parte dei lavori viticoli che oggi vengono realizzati con dei trattori convenzionali.

Una dimostrazione di Bakus nei vigneti della Sicilia. Nel video l’interceppi elettrico nella lavorazione del terreno con porta attrezzi fissi.

DUE VERSIONI: S, PER I VIGNETI STRETTI E L, PER VIGNETI LARGHI E SEMI-LARGHI

BAKUS
Bakus L

Il robot, che pesa a vuoto intorno ai 2.000 chili, è disponibile in due versioni, entrambe lunghe 3,5 metri; la S ha però ha una larghezza di 1,75 metri e un’altezza di 2,0 metri, ed è indicata per i vigneti stretti, mentre la L, di dimensioni maggiori, è larga 1,95 metri e alta 2,5 metri.

La riserva energetica di 40-60 kWh (a seconda del modello) è garantita da quattro batterie agli ioni di litio che alimentano quattro motori elettrici brushless indipendenti con recupero dell’energia in discesa. Viene così assicurata un’autonomia di circa dieci ore – variabile ovviamente a seconda della pendenza, del tipo di terreno e degli attrezzi impiegati –  sufficiente per offrire una velocità massima di 6 chilometri orari e una forza di trazione di 1.800 chilogrammi, con un costo orario di funzionamento che il costruttore dichiara inferiore a un euro.

Il tempo di ricarica delle batterie è inferiore a 2 ore per passare da 0 a 80 per cento di carica.

DUE GPS RTK PER UNA PRECISIONE DI NAVIGAZIONE OTTIMALE

BAKUS

La guida automatica si avvale di due  GPS RTK per una precisione centimetrica, mentre due centraline inerziali segnalano cambiamenti inabituali della topografia che provocano il rallentamento e/o lo stop di Bakus e 12 dispositivi meccanici ripartiti intorno al robot-trattore causano lo stop immediato nel caso in cui vengano azionati.

Dotato di una piattaforma sensoriale in grado di identificare le sole aree dove intervenire con varie tipologie di attività, Bakus si muove tra un filare e l’altro in totale autonomia a una distanza tra le file di un metro, gira su se stesso in 4 metri grazie alle 4 ruote motrici e direzionali e riesce ad affrontare tranquillamente pendenze fino al 45 per cento nonché a  lavorare su una pendenza laterale massima del 20 per cento.

ATTREZZI ELETTRICI O PASSIVI COMPLETAMENTE MODULARI

Per entrambi i modelli VitiBot ha sviluppato una gamma di attrezzi elettrici installabili sui porta attrezzi laterali che permettono di perfezionare il lavoro nel vigneto e di preservare al meglio le radici e le giovani piante. È possibile combinare fino a due attrezzi per lato, e in simultanea.

Per ora sono disponibili la lama interceppo, il trinciaerba e la cimatrice, ma prossimamente arriverà anche il pannello di recupero per l’irrorazione confinata.

Si possono usare inoltre la maggior parte degli strumenti passivi (dischi falciatori, zappatrici a dita, sarchiatrici, vomeri scalzanti, ecc…) in combinazione, o no, con gli strumenti elettrici VitiBot.

Merita infine una segnalazione l’importante ruolo svolto su più fronti da Bakus per una  viticoltura sostenibile eliminando l’uso degli erbicidi, evitando avvicinamenti e contatti degli operatori con prodotti chimici, riducendo il compattamento del terreno e il rumore.

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