È stata particolarmente ricca di spunti la 76esima assemblea annuale di Atima Asti, associazione trebbiatori e imprese meccanizzate agricole della provincia di Asti, espressione territoriale di CAI Agromec. 

Durante i lavori, svoltisi lo scorso 12 giugno nella tenuta la Torre di Batibò, oltre ai consueti adempimenti statutari annuali, sono state rinnovate le cariche sociali e si sono approfondite le tematiche legate all’agricoltura di precisione grazie anche a prove dimostrative in campo. 

RINNOVO DELLE CARICHE, CON L’INGRESSO NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI PAOLO TAVONI, MICHELA FRANCO E FEDERICA QUARELLO

L’Assemblea ha decretato l’ingresso nel Consiglio d’amministrazione di Paolo Tavoni e di due giovani donne: si tratta di Michela Franco e Federica Quarello. I presenti all’Assemblea hanno inoltre ringraziato tre dei più storici componenti del consiglio d’amministrazione Domenico CavannaMarco Faletti e Aldo Occhiena, i quali, ritirando nei giorni scorsi la propria disponibilità a ricandidarsi per sopraggiunti motivi anagrafici, hanno permesso così di proseguire nel passaggio generazionale della governance dell’associazione stessa. Nella sua prima riunione il Consiglio d’Amministrazione definirà gli incarichi di Presidente e Vice Presidente.

ATIMA ASTI, UNA REALTÀ IN SALUTE E MOLTO DINAMICA

Gianni Dalla Bernardina, presidente di CAI Agromec (a destra), e Gianluca Ravizza, direttore di Atima e vicepresidente nazionale di CAI Agromec
Gianni Dalla Bernardina (a destra) e Gianluca Ravizza

«Atima – ha dichiarato Tiziano Sardo, presidente uscente di Atima – si conferma una realtà in salute e molto dinamica, tanto che l’età media degli amministratori dopo quest’ultimo rinnovo è di 45 anni. Siamo sicuri che con tali presupposti potremo continuare a restare al passo con i tempi e ad affiancare i nostri associati nello sviluppo di servizi e attività innovative, in perfetta sintonia con lo spirito che ha mosso da sempre le aziende agromeccaniche».

«L’assemblea annuale 2024 – ha proseguito Gianluca Ravizza, direttore di Atima e vicepresidente nazionale di CAI Agromec – è stata molto importante per fare il punto su temi di stretta attualità, a partire dall’innovazione tecnologica e dall’agricoltura di precisione; in questo contesto le associazioni svolgono un ruolo di catalizzatore nello sviluppo delle aziende». Ad assistere ai lavori anche i vertici nazionali di CAI Agromec, a partire dal presidente Gianni Dalla Bernardina, dal vicepresidente Michele Pedriali e dal responsabile tecnico, Roberto Guidotti.

Particolarmente nutrita anche la presenza istituzionale, a sottolineare il ruolo di servizio che gli agromeccanici svolgono per il territorio. Sono infatti intervenuti il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, eTECNH il consigliere regionale con delega alla Protezione civile, Marco Gabusi, il presidente della Provincia e sindaco di Asti, Maurizio Rasero, il sindaco di San Damiano e consigliere provinciale con delega all’Agricoltura Davide Migliasso.

LA PRESENTAZIONE DI TECNICHE INNOVATIVE DI PRECISION FARMING, CON IL SUPPORTO DI PROVE IN CAMPO

Durante i lavori assembleari si è tenuto un workshop in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino nell’ambito del quale sono state presentate tecniche innovative di precision farming anche con il supporto di prove in campo (rilievi con droni e impiego di mappe di prescrizione legate alle lavorazioni di campo ed alla distribuzione di fitofarmaci). «Ciò che è emerso – ha concluso Gianni Dalla Bernardina, commentando l’esito dell’assemblea annuale – è molto chiaro: l’agricoltura richiede sempre più professionalità e tecnologia. Il ruolo degli agromeccanici diventa quindi sempre più fondamentale per vincere le sfide future».

Fonte: CAI Agromec