Una storia iniziata 75 anni fa, nel 1949, quando le attrezzature venivano in larga parte trainate dagli animali. Da allora l’innovazione tecnologica ne ha fatta di strada e Amazone è sempre stata pioniera di novità che hanno permesso all’agricoltura di evolvere.
Oggi l’azienda tedesca festeggia il suo compleanno ripercorrendo la sua storia di innovazioni e presentando una speciale offerta per le nuove seminatrici.
UNA STORIA INIZIATA CON LA D1, CARATTERIZZATA DALLA RUOTA DI SEMINA ELITE
1949: l’inizio della storia. La prima seminatrice, denominata D1, nasce dal lavoro congiunto dell’Ing. Heinrich Dreyer e del Sig. Kademann che sviluppano un’innovativa soluzione che consente alla macchina larga 2 metri di seminare qualsiasi tipo di seme, grande o piccolo, senza dover cambiare le ruote di semina grazie al rotore Elite.
1967, LA PRIMA COMBINATA
Nel 1967 viene compiuto un altro importante passo in avanti con la creazione della prima seminatrice D4 in grado di lavorare in modo combinato con l’erpice rotante RE. Da subito si è potuto notare come la soluzione riducesse i tempi di lavorazione, il calpestio del terreno e il consumo di gasolio, divenendo una soluzione apprezzata e proposta ancora oggi con le seminatrici che si possono abbinare a erpici rotanti serie KE o a coltivatori KG o CombiDisc.
ANNI 70, DALLA FABBRICA DI HUDE ALLA EV GARANT CON LARGHEZZA DI 9 METRI
Gli anni 70 rappresentano un decennio ricco di eventi per Amazone, a partire dal nuovo stabilimento tedesco di Hude nel circondario di Oldenburg, nella Bassa Sassonia, che ha dato lavoro a tanti operai metalmeccanici disoccupati a causa del crollo dell’industria navale nella Germania settentrionale. L’impianto è attivo ancora oggi per la produzione di componenti per seminatrici ed erpici, mentre l’assemblaggio si è spostato nella moderna fabbrica di Altmoorhausen dotata di un grande impianto di verniciatura e 18 linee di produzione.
Oltre all’innovativa seminatrice D7, gli anni 70 hanno visto la nascita anche della EV Garant, la prima con larghezza di lavoro di 9 metri. L’ultima grande innovazione del decennio è stata la NoTill (nella foto sopra), una seminatrice meccanica di grande successo che ha trovato nella Primera la sua erede, una macchina pneumatica ancora oggi molto apprezzata e utilizzata nelle grandi estensioni della Cina Orientale, del Kazakistan e dell’Europa Orientale.
SEMINATRICI PNEUMATICHE AIRSTAR, L’EVOLUZIONE DEGLI ANNI 90 CON LE PRIME TRAINATE
Negli anni 90 le seminatrici pneumatiche Airstar hanno rappresentato un’importante evoluzione che ha portato l’Azienda verso il mondo tecnologico del Ventunesimo secolo: infatti, queste macchine erano dotate di un sistema di dosaggio centralizzato e di una testata di distribuzione in grado di alimentare singolarmente ogni coltro e di svuotare completamente il serbatoio una volta finita la lavorazione.
L’introduzione del sistema di trasporto pneumatico ha inoltre consentito l’affermarsi di seminatrici trainate con maggiori larghezze di lavoro, come l’Airstar XACT (nella foto sopra). L’evoluzione di queste macchine ha portato alla nascita di nuovi modelli trainati come la Cirrus ed estensioni di 6 metri sono diventate la norma per questo tipo di attrezzature.
2024: UNA GAMMA COMPLETA CON LARGHEZZE DI LAVORO DA 3 A 15 METRI
Oggi Amazone può vantare una ricca gamma di seminatrici dai 3 ai 15 metri di larghezza composta dai modelli Condor, Cayena, Citan Solo, Cirrus, Primera, Centaya e Avant, ognuna con caratteristiche uniche pensate per specifiche situazioni d’impiego. La grande protagonista dell’agricoltura contemporanea è l’elettronica, presente sulle macchine tedesche per regolare l’accensione e lo spegnimento di ogni singola fila e tramoggia e con il sistema Multi-Map che regola il dosaggio di sementi e fertilizzanti a seconda delle caratteristiche del terreno.
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Nel novembre 2019, Amazone ha raggiunto la storica cifra di 250.000 seminatrici costruite.
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Fonte immagini: Amazone.