Si è svolta il 25 e 26 maggio a Cornaredo (MI), presso l’Azienda agraria sperimentale “Cascina Baciocca” dell’Università degli Studi di Milano, la seconda edizione di ACRE (Agri-food Competition for Robot Evaluation), competizione ufficiale dedicata ai robot espressamente concepiti per l’effettuazione del diserbo di colture di pieno campo.
ACRE è finanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto Horizon 2020 METRICS” con lo scopo primario di aumentare la diffusione dei robot e delle tecniche di intelligenza artificiale in agricoltura. La competizione è organizzata per parte italiana da AIRlab, il laboratorio di Intelligenza Artificiale e Robotica del Politecnico di Milano e dal Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, con la collaborazione di FederUnacoma e dell’Informatore Agrario.
PROVE IN CAMPO DI PROTOTIPI SPERIMENTALI E INSIEME DI MACCHINE GIÀ IN PRODUZIONE
La kermesse, che si avvalsa del coordinamento scientifico dei professori Matteo Matteucci (PoliMi) e Davide Facchinetti (UniMi), ha visto la partecipazione di robot costruiti sia da start-up connesse in diversi modi all’ambito accademico e che stanno sviluppando soluzioni robotiche avanzate, sia da aziende già in grado di offrire sul mercato prodotti ingegnerizzati. La competizione di Cornaredo ha coinvolto infatti aziende operanti nel mondo della robotica e della meccanizzazione agricola, oltre che agricoltori “smart” e produttori di attrezzature agricole.
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PROTAGONISTE DI QUESTA EDIZIONE DI ACRE LE OPERAZIONI CORRELATE CON IL DISERBO
Questa edizione di ACRE è stata dedicata alle operazioni correlate con il diserbo, visti i benefici ambientali, sociali ed economici che i robot, anche in versione low-cost, possono portare fornendo o un’alternativa all’uso di prodotti chimici, o comunque una drastica riduzione nell’utilizzo degli stessi, senza coinvolgere in questo caso alcun operatore. I robot si sono infatti cimentati in prove specifiche come il riconoscimento con discriminazione delle malerbe rispetto alle colture in atto, capacità di muoversi autonomamente in campo e infine nell’effettuazione del vero e proprio diserbo, e nello specifico si tratta di effettuarlo lungo la fila coltivata e senza danneggiare le colture.
Nell’ambito della competizione, le prestazioni dei robot sono state valutate secondo rigorosi criteri scientifici, predefiniti dagli organizzatori, per poter misurare le performance di tutti i partecipanti in maniera oggettiva e ripetibile
SCOPO PRINCIPALE DELL’INIZIATIVA AVVICINARE IL MONDO DELL’INDUSTRIA A QUELLO DELLA RICERCA
Lo scopo principale di ACRE è stato avvicinare il mondo dell’industria italiana delle macchine agricole a quello dei ricercatori esperti nell’ambito della robotica e dell’intelligenza artificiale, anche per creare solide partnership che permettono nel prossimo futuro di colmare il gap ora esistente in termini di robotica agricola tra l’industria europea e quella statunitense, e, similmente, tra quella italiana e quella delle varie realtà europee quali Olanda e Francia, dove si è tenuta la prima edizione lo scorso anno.
Proprio con l’obiettivo di aumentare l’interesse delle aziende verso l’iniziativa, oltre alle colture già utilizzate nella precedente edizione francese, ovvero fagioli e mais, quest’anno è stata considerata anche la bietola
AIRLAB, MOONDINO, FARMDROID E SLOPEHELPER
Tra i mezzi sperimentali messi in campo si segnala il progetto “Airlab” del Politecnico di Milano, un piccolo robot con un alto grado di autonomia, in grado di misurare i parametri del terreno e di realizzare rilevamenti e mappature locali, mentre veri e propri lavori agricoli sono quelli che può svolgere “Moondino” prodotto da Arvatec, un robot per il diserbo meccanico in risaia che lavora senza operatore a bordo, muovendosi su terreno sia asciutto sia sommerso. Si tratta di un modello dotato di due pannelli fotovoltaici che alimentano i suoi propulsori elettrici, che sfrutta il peso delle sue ruote dentate per schiacciare le infestanti.
Proposto da Arvatec anche il modello “Farmdroid”, una seminatrice autonoma alla quale possono essere applicate attrezzature per il diserbo meccanico, mentre una macchina polifunzionale progettata dall’azienda slovena Slopehelper è in grado di effettuare trasporti e piccole lavorazioni nel frutteto e nel vigneto.
I ROBOT DELL’AZIENDA BARBIERI PER LO SFALCIO DELL’ERBA
In evidenza, per quanto riguarda lo sfalcio dell’erba e la pulizia dei fossi, i due modelli presentati dall’azienda Barbieri (rispettivamente con motore a scoppio e con motore elettrico) che basandosi su una tecnologia GPS-RTK riescono a riprodurre un percorso precedentemente impostato e ad operare in autonomia su forti pendenze con vantaggi anche in termini di sicurezza.
Fonti: PoliMi, UniMi e FederUnacoma