Uno sciopero proclamato per la mattinata di domani 3 settembre accompagnato da un presidio con volantinaggio nel centro di Carpi.
È questa la prima risposta della RSU Goldoni e dei sindacati Fiom/Cgil e Fim/Cisl all’esito negativo dell’incontro del Tavolo Regionale di Salvaguardia Occupazionale per la Goldoni di Carpi, azienda produttrice di macchine agricole, svoltosi in data 1° settembre.
Le rappresentanze sindacali e le Istituzioni – si legge nella nota diffusa da Fiom/Cgil Modena – hanno fortemente incalzato la proprietà cinese di Arbos Group, di cui fa parte la Goldoni, a sua volta parte del colosso Lovol Arbos Group, chiedendo il rispetto di quanto annunciato dalla stessa proprietà ne precedenti incontri, ovvero, la presentazione di un piano industriale legato ad un concordato in continuità.
NESSUNA CERTEZZA SUL FUTURO DELL’AZIENDA
Le risposte pervenute, prosegue la nota, non hanno assolutamente chiarito le reali intenzioni della proprietà, che si è dimostrata evasiva su punti dati per acquisiti negli incontri precedenti, aumentando in questo modo gli elementi di preoccupazione e rendendo evidente che le decisioni sulle sorti del gruppo vengono prese direttamente dalla casa madre Lovol Arbos Group.
Preoccupazione per l’evolversi della vertenza Goldoni è stata espressa anche dall’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, che, come riferiscono i quotidiani locali, ha definito il confronto in Regione sulla crisi dell’azienda di Migliarina di Carpi «un incontro difficile in una situazione molto delicata».
«Vogliamo conoscere che tipo di garanzie, a partire da quelle industriali e occupazionali, verranno formalizzate – ha spiegato l’assessore – rispetto alla procedura concordataria, la cui presentazione al Tribunale di Modena è prevista per il prossimo 14 settembre».
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