È stato approvato a stragrande maggioranza, in continuità con gli anni passati, il bilancio 2019 del Consorzio agrario di Cremona. I numeri del bilancio 2019 – si legge nel comunicato stampa diffuso dall’ente cremonese – indicano come sia stata conseguita nel corso dell’anno passato un’ulteriore crescita, sulla scia dell’ultimo quadriennio, diversificando l’offerta dei prodotti e servizi, in un’ottica evoluta di assistenza e valorizzazione del lavoro dei propri soci.
FATTURATO A QUOTA 205,4 MILIONI DI EURO
Il fatturato è salito a quota 205,4 milioni di euro, con un aumento di oltre un milione di euro rispetto al 2018.
Il volume della produzione ha superato i 211,4 milioni di euro (+4 milioni di euro sul 2018) con incremento del margine operativo lordo del 21,51 per cento (fissato a 6,387 milioni di euro): il dato rappresenta il nuovo record dello sviluppo del Consorzio, che solo nel 2015 era “fermo” a 173,7 milioni di euro.
Soddisfazione anche per la riduzione del 10 per cento dell’esposizione verso le banche.
UTILE DI ESERCIZIO DI OLTRE 134 MILA EURO
L’esercizio chiuso al 31/12/2019 riporta un risultato positivo prima delle imposte di 608.412 euro (489.605 euro nel 2018) con un utile di esercizio pari a 134.487 euro dopo le imposte (114.233 euro nel 2018).
LEADER DI MERCATO PER LE MECCANIZZAZIONE
Il settore macchine agricole, in particolare, ha chiuso il 2019 mantenendo quote di mercato importanti. Grazie ai brand del gruppo CNH, il Consorzio conserva infatti la propria leadership di mercato per quanto attiene alla meccanizzazione.
NUMERI IN CRESCITA NEL PRIMO TRIMESTRE 2020
Anche il primo semestre del 2020 fa già registrare una crescita del fatturato rispetto al pari periodo del 2019.
Da segnalare a tal proposito anche il grande impegno profuso dal Consorzio agrario durante i giorni più difficili dell’emergenza Covid19: la società, nel rispetto delle norme a tutela della salute, ha sempre mantenuto la piena operatività in ogni settore, fornendo a soci e clienti, ininterrottamente, tutti i servizi necessari a garantire la continuità delle attività negli allevamenti e nei campi.
Fonte: Consorzio agrario di Cremona