Lo scorso 18 marzo presso la Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati si è svolto il seminario di presentazione del position paper «Agricoltura di precisione in Italia», un lavoro di grande pregio frutto di una ricerca durata 3 anni, coordinata da BF SpA, il più importante Gruppo agroindustriale italiano, e l’Associazione Futuri Probabili, associazione senza scopo di lucro che opera nel campo dell’innovazione promuovendo l’intreccio tra competenze tecnologiche e saperi umanistici. 

Alla ricerca hanno collaborato 62 tra professori ed esperti provenienti da 14 Università (Bolzano, Perugia, Brescia, Politecnico di Bari, Bologna, Firenze, Università degli Studi di Milano, Tuscia, Padova, Parma, Federico II, Teramo, Sapienza) e 9 tra consorzi e imprese (Crea, ASI, Osservatorio Smart AgriFood, E-geos, CNR, BF SpA, Confagricoltura, CER Consorzio Emiliano Romagnolo). 

IL RUOLO CRUCIALE DELL’INNOVAZIONE PER LA MECCANIZZAZIONE IN AGRICOLTURA

Seminario di presentazione del position paper «Agricoltura di precisione in Italia»

Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha introdotto il seminario illustrando i dati aggiornati sulle produzioni agricole e le risorse messe a disposizione del settore, sottolineando il ruolo cruciale dell’innovazione per la meccanizzazione in agricoltura.

I lavori sono stati aperti dal prof. Michele Pisante, ordinario di Agronomia all’Università di Teramo e presidente di BF SpA, che ha messo in luce i risultati della ricerca, gli effetti dei recenti investimenti del PNRR e le sinergie pubblico-privato per favorire la diffusione delle applicazioni a livello nazionale.

Anche CAI Agromec era presente, in quanto coinvolta operativamente nello sviluppo dell’agricoltura di precisione, che rappresenta una leva strategica per il futuro del settore agricolo italiano. «Questa tecnologia consente già oggi di migliorare la sostenibilità e l’efficienza delle produzioni, aumentando la competitività delle nostre filiere agroalimentari», ha dichiarato Luciano Petrini, agromeccanico e presidente del FRIMA.

GLI AGROMECCANICI PRIMI ACQUIRENTI E UTILIZZATORI SU LARGA SCALA DI TRATTRICI E ATTREZZATURE EVOLUTE E INNOVATIVE

il seminario di presentazione del position paper «Agricoltura di precisione in Italia»

Nel corso dell’evento, Michele Pedriali, vicepresidente di CAI Agromec, ha evidenziato un dato rilevante: «Nel 15,8% di informatizzazione in agricoltura rilevato dall’ISTAT nel 2020, il numero è aggregato tra imprese agricole e quelle agromeccaniche, che sono i primi acquirenti e utilizzatori su larga scala di trattrici e attrezzature evolute e innovative».

Ciò comporta, ha proseguito Pedriali, che «i contoterzisti in agricoltura permettono anche alle imprese agricole di medie e piccole dimensioni di beneficiare di queste tecnologie, che altrimenti non potrebbero permettersi».

Infine, Gianni Dalla Bernardina, presidente di CAI Agromec, ha concluso sottolineando l’importanza della valorizzazione dei dati e della formazione: «Comprendere, analizzare e mettere a sistema i dati è fondamentale, così come investire nella formazione a tutti i livelli: dagli operatori sulle macchine ai consulenti e professionisti. Con il contributo dell’Università, possiamo compiere un ulteriore salto di qualità sia nelle produzioni che nella gestione agronomica dei terreni. Il futuro dello sviluppo agricolo passerà anche attraverso l’agricoltura di precisione».

Fonte: CAI Agromec