Finisce un’epoca per il gruppo SDF, che ha deciso di chiudere lo stabilimento di Zupanja, in Croazia, dove venivano costruite le mietitrebbie a marchio Deutz-Fahr. Le vendite al di sotto degli obiettivi è la causa principale di tale scelta, che porterà i 197 dipendenti dello stabilimento a perdere il lavoro dal 1° marzo 2025.

ASCESA E CRISI DI UN PRODOTTO: LA STORIA DELLE MIETITREBBIE DEUTZ-FAHR “MADE IN CROAZIA”

SDF - stabilimento di Zupanja

Il legame fra la Casa tedesca e la Croazia risale a oltre quarant’anni fa, al 1982 per la precisione, anno in cui il costruttore croato Duro Dakovic cominciò a produrre su licenza le mietitrebbie Deutz-Fahr. Da quel momento, tante macchine di successo sono uscite dalla linea di montaggio di Zupanja, portando il Gruppo di Treviglio nel 2005 a prendere direttamente il controllo del sito produttivo.

I momenti d’oro non sono certo mancati: l’azienda è arrivata a contare sino 400 dipendenti e una decina d’anni fa grandi progetti tratteggiavano un futuro roseo per il comparto delle macchine da raccolta Deutz-Fahr, ritenute un interessante ampliamento della gamma a beneficio della rete commerciale.

Il piano dell’azienda nel 2010 era infatti di aumentare la produzione delle mietitrebbie da 850 a 1.200 macchine, ottenendo una quota di mercato del 10 percento. Il lancio delle serie C9000, C7000 e C6000 fra il 2013 ed il 2015 sembrava la chiave di svolta per ottenere questi risultati commerciali, ma in meno di dieci anni la situazione si è ribaltata.

NEL BIENNIO 2022-2023 UNA RIPRESA DELLA PRODUZIONE, MA COMUNQUE INFERIORE AGLI OBIETTIVI PREFISSATI

stabilimento di Zupanja

I volumi produttivi degli ultimi anni parlano chiaro, con risultati ben al di sotto delle 1.200 macchine che il Gruppo si proponeva di produrre annualmente: già nel 2019 la produzione croata si era fermata a quota 190 macchine, per scendere al minimo di 138 unità nel 2021 e risalire sino a 297 nel 2023. L’azienda, oltre a rappresentare un’eccellenza nel panorama industriale croato, è riuscita a chiudere in positivo lo scorso anno, ottenendo un fatturato di circa 40 milioni di euro ed un utile di 3 milioni di euro. Il Bilancio 2023 stilato da SDF testimonia infatti una ripresa del fatturato nel biennio 2022-2023 a seguito del calo subito fra il 2019 ed il 2021, passando dai 21 milioni di euro del 2020 ed i 23 milioni del 2021 ai 38 milioni del 2022.

stabilimento di Zupanja

Nonostante la contrazione del mercato, Deutz-Fahr è riuscita a mantenere i volumi in Europa, così come nei nuovi mercati dell’Est Europa, inclusi Ucraina e Kazakistan. A riservare le più grandi soddisfazioni è stata la Turchia, che nel 2023 ha visto crescere i volumi del 36 percento rispetto al 2022.

Malgrado i numeri relativamente positivi, è evidente come la produzione delle macchine da raccolta del gruppo sia ben lontana dagli obiettivi prefissati una decina d’anni fa. Stando ai media locali SDF avrebbe cercato di vendere il sito di Zupanja ad aziende cinesi e turche, senza però trovare un acquirente realmente interessato. Da qui la scelta di chiudere la fabbrica, decidendo di concentrare le risorse del Gruppo solo sui trattori e sulle vendemmiatrici a marchio Grégoire.

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