Mr. Arvind Poddar, presidente e amministratore delegato di Balkrishna Industries (BKT), è stato di recente protagonista della rubrica “Inspiring Talks”, in programma su BKT Network, il nuovo format TV digitale del brand indiano, dove gli ospiti si raccontano a cuore aperto, attraverso una semplice conversazione in forma di intervista.
Ne è scaturito un ritratto insolito, colorato di nuove sfumature rispetto a quello al quale siamo abituati, che inquadra sotto una nuova luce il numero uno di una tra le più importanti multinazionali nel campo degli pneumatici Off-Highway, il quale, oltre a raccontare la sua idea di business, ha svelato qualche aspetto inedito di sé parlando tra l’altro delle donne della sua famiglia, dei suoi adorati nipotini e di una delle sue grandi passioni, lo yoga.
Siete una delle aziende più importanti al mondo nella produzione di pneumatici, quale è il segreto del vostro successo?
«Il nostro segreto di successo è che siamo una azienda ‘focalizzata’. Per focalizzata intendo che abbiamo saputo concentrare la nostra specializzazione su un segmento in particolare, quello Off-Highway, escludendo, ad esempio, il settore degli pneumatici per autovettura, camion e autobus.
Abbiamo molti obiettivi: raggiungere la più alta qualità possibile, con la migliore strumentazione, la migliore materia prima. Abbiamo controlli qualificati in ogni passaggio produttivo. E per raggiungere questi livelli qualitativi abbiamo bisogno di un team qualificato e specializzato. Il team è il nostro asset più importante: persone che vengono dall’India, dall’Europa, dagli Stati Uniti, dal Canada. È un team molto motivato e con forte spirito di appartenenza».
Approfondiamo la parola “Team”? Lo ha introdotto come strategia di business o per una sua personale convinzione?
«Il team è un’estensione della mia famiglia, che rappresenta la cultura che abbiamo ereditato dal fondatore, mio padre. Il team sta insieme, lavora insieme, loro sono il vero segreto del mio business».
Può dirci qualcosa di più sulla tradizione familiare?
«BKT come dicevo è stata fondata da mio padre, che aveva una chiara visione, creare un gruppo unito di persone che potesse crescere nel rispetto e nella fiducia reciproca, come una grande famiglia. In questo modo abbiamo costruito un modello totalmente differente da altre realtà imprenditoriali».
Parliamo dei valori tradizionali, quanto rientrano oggi nella filosofia di business di BKT?
«Ci sono valori che sono il cuore della filosofia di business di BKT: passione, onestà, lealtà fiducia e determinazione, per credere in ciò che fai e in ciò che vorrai diventare».
Lei è un leader di una multinazionale e un family man allo stesso tempo. Sembra una contraddizione, che ne pensa?
«No, non credo ci sia una contraddizione. I termini di una famiglia non si riferiscono ad un modello come entità e il business ha un altro approccio, ma possono avere molte cose in comune. Un team che funziona è fatto di membri con ruoli ben definiti e con obiettivi comuni che condividono le proprie individualità.
C’è molto di più da condividere rispetto ai prodotti, i materiali, le tecnologie. In BKT noi condividiamo valori e tradizioni. Condividiamo l’idea di un grande team dove ognuno dà il proprio contributo, dove il team si chiama famiglia. Chi rappresenta l’azienda non sono centinaia di investitori sconosciuti, ma persone vere che hanno la possibilità di collaborare, scambiare idee, festeggiare traguardi. Teniamo alle persone, che consideriamo preziose».
La famiglia è importante anche dal punto di vista privato immagino.
«Famiglia è molto di più che nascere sotto lo stesso tetto, è il senso di casa. Nella mia famiglia esiste un legame molto forte e siamo molto uniti».
A questo punto ci piacerebbe sapere qualcosa di più del matrimonio con la Signora Poddar.
«Con mia moglie Vijayalaxmi siamo sposati da oltre 40 anni, è anche la Presidente della nostra CSR Foundation, la BKT We Care Foundation. Abbiamo una figlia, Pooja, che lavora con mia moglie nella divisione tessile e mio figlio Rajiv, che lavora al mio fianco in BKT, è Joint Managing Director dell’azienda. Sua moglie, Khushboo, collabora anche lei con l’azienda. La mia famiglia è il mio pilastro più importante».
Ho saputo che è anche nonno, come si sente in questo ruolo?
«Ho tre nipoti, Ronan, Anika e Radhika. Hanno 12, 7 e 5 anni. La più grande soddisfazione è poter passare del tempo col loro».
Ma dove trova il tempo visto che è un uomo d’affari molto impegnato?
«Quando sono a Mumbai colgo ogni occasione per passare tempo con loro, per esempio prendendoli alla fermata dello scuolabus. Sono i momenti più belli della mia giornata. Naturalmente viaggio molto per lavoro ma non perdo l’occasione di sentirli spesso, attraverso le video call».
A proposito, le piace viaggiare? C’è un Paese in cui non è mai stato prima e che vorrebbe visitare?
«Mi considero molto fortunato ad avere la possibilità di vedere il mondo. Viaggio molto in Paesi diversi e sono molto grato di avere questa opportunità. Vorrei viaggiare in Sud America. Ho sentito che è molto bello e panoramico. È da lungo tempo nella mia lista dei desideri e sono sicuro ci andrò presto».
Parlando invece del suo quotidiano, so che lei è ha un rituale mattutino. Può dirci cosa rappresenta lo yoga per lei?
«Ogni mattina mi concedo una camminata, seguita dallo yoga. Nello yoga mi concentro su esercizi di respirazione e stretching. Lo yoga non è solo un’attività fisica, ha valori molto più profondi, la respirazione mi aiuta a rendere chiara la mente, per potermi concentrare sulla giornata».
Sarebbero tante le abitudini che ci piacerebbe conoscere nella sua giornata, ma parlando di questo, c’è sempre spazio per una tazza di tè Mr. Poddar?
«Certo, bevo tè verde, la considero un’abitudine salutare, di base 4 o 5 volte al giorno. Mia moglie ha un ruolo importante nelle mie abitudini salutari e mi ricorda sempre quanto sia importante sentirsi bene».
Prendersi cura degli altri, molto importante. Per questo le chiedo di parlarci di più della vostra Fondazione, in quali ambiti opera?
«Da sempre la nostra filosofia è “giving back”, restituire. Sosteniamo iniziative locali e internazionali. Il focus di questo progetto sono i bambini, la loro salute, l’istruzione, la possibilità di offrire loro un pasto gratuito, un programma scolastico. In particolare si rivolge alle bambine e alle ragazze».
Su questo particolare aspetto, l’istruzione femminile, e vista l’indipendenza della Signora Poddar come donna impegnata nel lavoro oltre che in ambito sociale, quale è il suo punto di vista di sulla posizione delle donne oggi nel suo Paese?
«Credo fermamente nelle qualità sia delle donne che degli uomini. Le donne sono capaci di contribuire molto in ogni aspetto della società. Nella mia famiglia mia moglie, mia figlia, mia nuora, tutte danno il loro contributo all’azienda e lavorano in modo indipendente nelle loro rispettive aree. Sono molto fiero di mia moglie, Presidente della nostra fondazione, che ha la responsabilità di portare BKT a a concretizzare la sua riconoscenza verso la società. Vorrei avere il contributo di molte donne così nel nostro gruppo».
Prima della conclusione qualche domanda personale. Letture che si sente di raccomandare?
«Leggo molte autobiografie di leader, nella politica, nello sport, nel business. Attualmente sto leggendo “Playing It My Way”, l’autobiografia di Sachin Tendulkar, il più grande campione indiano di cricket».
Vede la TV? News o Film?
«Seguo molto le news, ma recentemente ho iniziato a vedere le serie di Netflix… ».
Un’ultima domanda, quella che più ha a che fare con l’ispirazione, il tema della nostra chiacchierata: quale è la sua più grande passione?
«Senza ombra di dubbio la mia famiglia. E la mia azienda».
Qui la puntata originale e completa: www.bkt-network.com/inspiring-talk-arvind-poddar-episode
Fonte: BKT